Il cloud computing è il motore della Quarta Rivoluzione Industriale. Oggi le sue tecnologie sono imprescindibili per molti settori economici, mentre il cloud è diventato il fulcro della digitalizzazione delle aziende.

I vantaggi sono molteplici. Innanzitutto l’agilità: il cloud computing permette di accedere in modo semplice e veloce a diverse tecnologie e quindi di lavorare in maniera estremamente flessibile all’interno dei team. Non manca il fattore economico: il cloud permette di ammortizzare i costi elevati legati all’acquisto di server fisici.

Il cloud computing è una delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 e la sua importanza è strategica per le aziende che intendono attivare il processo verso la Transizione Digitale. In questo articolo scopriremo le diverse tipologie di cloud computing, i vantaggi in termini di scalabilità e i costi per le PMI. Non mancherà una panoramica sulle evoluzioni e sui trend futuri.

Cloud computing: che cos’è?

Secondo il NIST, National Institute of Standards and Technology, il cloud computing è un modello che consente l’accesso, ovunque e in modo agevole attraverso la rete, ad un pool condiviso di risorse di calcolo.

Le infrastrutture del cloud computing sono, quindi, grandi data center che consentono all’utilizzatore di disporre di storage, applicativi, programmi e servizi, attraverso la formula del pagamento a consumo. Un modello aziendale che permette di erogare, memorizzare ed elaborare informazioni sfruttando risorse software e hardware delocalizzate rispetto all’azienda. L’impresa, quindi, acquisisce potere informatico esterno in base alle esigenze del momento.

Il modello richiede quindi l’implementazione di sistemi di archiviazione e conservazione all’avanguardia, situati nel cloud.

Le tipologie di base 

Le aziende necessitano di differenti tipologie di cloud, selezionate in base al settore di appartenenza e ai sistemi di produzione. Distinguiamo tra cloud pubblici, cloud privati, cloud ibridi e multi cloud. L’elemento distintivo riguarda la distribuzione del servizio.

Cloud pubblici

In questo tipo di cloud, il cliente noleggia l‘infrastruttura condivisa dal proprio fornitore e ha accesso a una macchina virtuale privata, che si trova su un server condiviso. Questo tipo di cloud offre elevata flessibilità, scalabilità e notevoli risparmi sui costi grazie alla capacità del provider di sfruttare le economie di scala. I costi sono ridotti e la manutenzione è garantita dal provider del servizio. 

Tra i migliori provider di cloud pubblico ritroviamo: 

  • Alibaba Cloud
  • Amazon Web Services (AWS)
  • Google Cloud
  • IBM Cloud
  • Microsoft Azure.

Cloud privati

I cloud privati sono ambienti cloud riservati al singolo utente finale. I clienti utilizzano un’infrastruttura dedicata, situata fisicamente nel data center locale dell’organizzazione oppure ospitata da un provider di servizi di terze parti.

L’infrastruttura IT, quindi, appartiene all’utente finale. Il cloud privato semplifica la personalizzazione delle risorse da parte dell’organizzazione per soddisfare requisiti IT specifici. Tra i vantaggi ritroviamo: 

  • maggiore flessibilità
  • più controllo
  • maggiore sicurezza.

Agevolazioni che rendono questo tipo di cloud perfetto per agenzie governative e istituti finanziari.

Cloud ibridi

Un cloud ibrido combina l’infrastruttura locale, o cloud privato, con un cloud pubblico. La tecnologia consente di spostare dati e app tra i due ambienti. Il cloud computing ibrido permette alle aziende di ridimensionare facilmente l’infrastruttura locale fino al cloud pubblico per gestire eventuali eccedenze, senza dover concedere a data center di terze parti l’accesso alla totalità dei dati. La PMI, quindi, evita di effettuare investimenti significativi in conto capitale solo per gestire i picchi di domanda a breve termine o per liberare risorse locali per dati o applicazioni più sensibili.

Multi-cloud

La tipologia multi-cloud consente all’organizzazione di utilizzare servizi di cloud computing da almeno due provider cloud. In genere gli ambienti multi-cloud includono due o più cloud pubblici, due o più cloud privati o una combinazione di entrambi. Questa diversificazione consente alle aziende di selezionare le funzionalità più adatte per esigenze specifiche e di ridurre al minimo i vincoli imposti da un singolo fornitore. Oggi molte PMI adottano strategie e soluzioni multi-cloud. Il vantaggio è la flessibilità, condizione necessaria per gestire al meglio diversi carichi di lavoro all’interno di ambienti di computing specializzati.

Cloud computing: modelli e servizi

Oltre ai diversi tipi di ambienti cloud, esistono anche diversi modelli di servizio di cloud computing. I servizi cloud sono risorse applicative e infrastrutturali presenti su Internet, che i provider forniscono agli abbonati, consentendo loro di sfruttare potenti risorse di elaborazione senza dover acquistare hardware e software.

Di seguito una panoramica dei tre modelli di servizi cloud principali: 

  • IaaS: è un processo di virtualizzazione di strutture hardware fuori dall’azienda che prevede l’utilizzo di risorse hardware e software da remoto.
    Il modello Infrastructure as a Service fornisce alle organizzazioni risorse di infrastruttura on demand tramite cloud, tra cui spazio di archiviazione, networking e virtualizzazione. Il fornitore gestisce l’infrastruttura sottostante e si occupa della capacità di elaborazione, archiviazione e rete, fino alla virtualizzazione. Il cliente, invece, installa il proprio sistema operativo ed è responsabile di qualsiasi app o dato presente all’interno;
  • Saas (Software as a Service): è il modello più diffuso tra le aziende, che invece di installare i software acquistati nelle proprie macchine, scelgono un Hosting Service Provider. Il fornitore predispone i programmi rendendoli accessibili via Internet, ovunque e su qualsiasi dispositivo. Il provider, inoltre, prevede un pagamento in base all’uso effettivo.
    I prodotti SaaS sono completamente gestiti dal fornitore di servizi e sono pronti all’uso, inclusi tutti gli aggiornamenti, le correzioni di bug e la manutenzione generale. La maggior parte delle applicazioni SaaS è accessibile attraverso un browser web.
  • Paas: il modello Platform as a Service fornisce e gestisce tutte le risorse hardware e software per lo sviluppo delle applicazioni tramite cloud.
    Gli sviluppatori e i team IT usano questa tecnologia per sviluppare, eseguire e gestire le applicazioni senza dover creare e mantenere l’infrastruttura o la piattaforma in autonomia. I clienti sono responsabili della scrittura del codice e della gestione di dati e applicazioni. Una soluzione PaaS, quindi, offre un ambiente gestito in cui il cliente cloud ospita la propria applicazione e i propri dati. In questo caso, il fornitore di servizi è responsabile di fornire tutte le risorse che queste applicazioni o dati ospitati potrebbero richiedere.

I tre modelli non si escludono a vicenda, in quanto un’azienda può adottare più modelli di servizio contemporaneamente, da integrare anche con un’infrastruttura IT più tradizionale.

Quali sono i vantaggi del cloud computing per le aziende?

Il cloud computing è una tecnologia dell’Industria 4.0, di cui le aziende non possono più fare a meno. Secondo l’ultimo Rapporto Eurostat sul livello di digitalizzazione dei Paesi UE, nel 2024 il 45% delle imprese dell’Unione ha acquistato servizi di cloud computing. Nel dettaglio, il 78% delle grandi imprese ha adottato servizi cloud, rispetto al 44% delle PMI. Molte aziende hanno già implementato questa tecnologia, mentre altre si preparano a migrare i propri sistemi IT verso infrastrutture più moderne e funzionali, consapevoli dei numerosi benefici che il cloud comporta per il successo del proprio business.

  • Ottimizzazione dei costi

Risparmio sull’acquisto di hardware e software
Il primo vantaggio del cloud computing è l’ottimizzazione dei costi rispetto al tradizionale modello on-premise (data center privato che l’azienda ospita presso la propria sede, dove è gestito autonomamente) adottato da tutte le imprese per decenni. Il cloud consente di utilizzare capacità elaborativa, networking e soluzioni di sicurezza senza costi di infrastruttura e alti investimenti iniziali. In altri termini, si evita l’acquisto di hardware (server) e di altri elementi come storage e software di backup, forniti, invece, dal cloud provider. 

  • Immediata disponibilità delle risorse

Altro vantaggio del cloud computing è la disponibilità continua delle risorse e dei servizi. Tutto ciò che il cloud offre è sempre disponibile e può essere attivato in pochi minuti. L’infrastruttura è accessibile da remoto, in qualunque momento e da qualsiasi luogo. Altro vantaggio è la possibilità di ottimizzare costi e risorse, e massimizzare così la produttività e l’efficienza del sistema IT.

  • Sicurezza avanzata

Le infrastrutture cloud sono pensate per garantire al cliente totale sicurezza. Grazie all’utilizzo di soluzioni tecnologiche all’avanguardia, il provider protegge l’ambiente e i dati aziendali. Alcune delle misure di protezione sono: sicurezza del Data Center, Backup e Disaster Recovery, (modello di pianificazione che protegge un’azienda dagli effetti di disastri naturali o attacchi informatici), Log & Identity Management (strumento che permette di gestire le identità aziendali), Gestione e prevenzione delle minacce.

  • Scalabilità ed elasticità

Infine, uno dei più grandi vantaggi del cloud computing è la scalabilità, ossia la capacità di aumentare o diminuire le risorse IT su richiesta, quando cambiano le esigenze dell’organizzazione in termini di velocità, elaborazione o archiviazione.

Quando si verificano picchi di capacità elaborativa o rapidi cambiamenti nelle risorse, il cloud garantisce la continuità nell’erogazione dei servizi, offrendo la massima scalabilità possibile. Alla scalabilità si associa anche l’elasticità, ossia la rapidità con cui il sistema si adatta all’aumento o alla diminuzione delle risorse necessarie.

Le tendenze future del cloud computing

La futura crescita digitale sarà dominata dalla combinazione di due tecnologie: il cloud computing e l’edge computing.

Toccherà ai CIO (Chief Information Officer) delle PMI valutare attentamente i casi d’uso specifici e scegliere l’integrazione ideale di cloud ed edge per le diverse esigenze aziendali. 

L’edge computing è un modello di elaborazione dei dati che trasferisce la capacità di calcolo e di archiviazione più vicino alla fonte. Questa tecnologia riduce la latenza e il traffico di rete e ne migliora la velocità. Le informazioni sono processate al “bordo” della rete, più vicino ai dispositivi (sensori, telecamere di sicurezza, smartphone) che generano dati. Un approccio particolarmente vantaggioso per le applicazioni che richiedono elaborazioni in tempo reale, come l’Internet of Things.

Nel futuro il cloud continuerà a essere fondamentale per le applicazioni che richiedono elevata capacità di calcolo e storage a lungo termine, mentre l’edge computing sarà cruciale per le applicazioni sensibili alle prestazioni, in cui i sistemi hanno la necessità di elaborare velocemente i dati. 

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