Misurare l’innovazione tecnologica di un’azienda è non solo possibile, ma anche essenziale. La definizione dei livelli di maturità tecnologica di un’impresa rappresenta un passaggio cruciale nel percorso di Trasformazione Digitale, sia nella fase di avvio che in quella di sviluppo e implementazione delle nuove tecnologie. 

Questa valutazione permette di identificare le azioni strategiche necessarie per la pianificazione e il processo di digitalizzazione. È altrettanto importante continuare a monitorare l’innovazione anche durante la fase di introduzione e collaudo delle nuove tecnologie, assicurandosi che il personale incaricato ne massimizzi l’efficacia.

In questo contesto, il TRL (Technology Readiness Level) rappresenta lo strumento di misura e definizione del grado di innovazione. Nello specifico, la scala TRL valuta lo stato di sviluppo di una tecnologia, dalla fase di ricerca fino alla commercializzazione. Questo sistema è ampiamente adottato in settori industriali come quello aerospaziale, militare, energetico e dell’informazione.

In questo articolo approfondiremo il significato intrinseco di innovazione e scopriremo nel dettaglio i nove livelli del TRL. Analizzeremo, inoltre, l’utilizzo di questa metodologia di misurazione per la pianificazione strategica di una PMI.

Il significato di “innovazione” per una PMI

Il concetto di innovazione è spesso associato al cambiamento epocale e radicale che l’azienda deve essere disposta a compiere se intende crescere, innovando i propri sistemi di produzione. Nel concreto, invece, la reale essenza dell’innovazione è un modus operandi giornaliero, un approccio continuativo e strutturato, fatto da piccoli passi nella giusta direzione.

L’impresa dovrà rinnovare la propria cultura aziendale, generando cambiamenti in tutti i livelli dell’organizzazione, dalla leadership fino agli altri comparti.

L’innovazione è l’implementazione di un prodotto (bene o servizio) nuovo o significativamente migliorato, oppure un processo, un nuovo metodo di marketing, o altrimenti un nuovo metodo organizzativo di business, luogo di lavoro o relazioni esterne.” Questa la definizione di innovazione secondo l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). 

Le innovazioni variano per campo di applicazione, tempi di realizzazione, impatto organizzativo e societario. Qualunque sia il tipo di impresa, l’innovazione si traduce sempre in obiettivi concreti da raggiungere: 

  • ridurre i costi
  • migliorare continuamente la qualità dei prodotti o del servizio
  • distinguersi dalla concorrenza 
  • fidelizzare il cliente
  • preservare il benessere dei dipendenti.

L’innovazione tecnologica non è prerogativa esclusiva delle grandi aziende. Per flessibilità e naturale predisposizione al cambiamento, anche le piccole e medie imprese costituiscono terreno fertile per lo sviluppo e l’implementazione di grandi innovazioni tecnologiche.

Cos’è il TRL Technology?

Il Technology Readiness Level è una metrica che valuta il grado di maturità tecnologica di un servizio, prodotto o processo

Lo strumento è ideato dalla NASA negli anni Settanta e nel 2013 è adottato dall’International Organization for Standardization (ISO) con la norma ISO 16290 Space systems – Definition of the Technology Readiness Levels (TRLs) and their criteria of assessment. La regolamentazione definisce in maniera dettagliata i livelli di maturità tecnologica e i relativi criteri di valutazione. Nel 2014 la Commissione Europea inserisce il TRL all’interno del programma Horizon 2020. Infine la scala compare anche nell’ultimo Decreto Direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico (29 gennaio 2018) relativo alla costituzione dei Competence Center. 

I Centri di Competenza italiani, tra cui BI-REX, erogano, infatti, servizi di Assessment, volti alla valutazione dello stato dell’impresa. Nello specifico, i centri valutano l’utilizzo delle Tecnologe Abilitanti 4.0 e la maturità digitale raggiunta.

L’obiettivo è quello di identificare e favorire l’introduzione e l’adozione di soluzioni tecnologiche e organizzative per rispondere alle esigenze di rinnovamento dell’azienda stessa e del mercato.

La maturità tecnologica nell’Industria 4.0

Oggi la Trasformazione Digitale è una necessità per le imprese che intendono rimanere competitive sul mercato: un ecosistema che diventa sempre più automatizzato e tecnologico. Il primo passo da compiere per creare un progetto digitale efficace è analizzare i processi interni per valutare il livello di maturità digitale dell’azienda e definire quanto le competenze digitali del personale siano sviluppate e ottimizzate.

La maturità tecnologica di un’impresa si riferisce all’adozione di strumentazioni necessarie per l’analisi dei dati. Le analisi permettono di classificare l’organizzazione in quattro stadi di maturità digitale: 

  • attiva
  • impegnata
  • competitiva
  • matura.

Le imprese attive implementano soluzioni digitali pragmatiche per servizi come e-commerce o per monitorare le prestazioni aziendali. Le aziende impegnate integrano queste soluzioni in maniera trasversale in tutti i settori, investendo nello sviluppo dei processi tecnologici. Le organizzazioni con una maturità digitale competitiva, invece, utilizzano soluzioni digitali per aumentare i profitti e lavorano con i big data per definire modelli predittivi che pongono le basi della leadership futura. Infine, le aziende digitalmente mature integrano l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning nei processi di produzione, ottenendo un notevole vantaggio competitivo.

Ogni fase della maturità digitale fornisce strumenti per migliorare l’efficienza operativa, aumentare i profitti e consolidare la leadership nel mercato. Investire nella maturità digitale non solo facilita l’adozione di tecnologie avanzate, ma dimostra anche un impegno costante verso l’innovazione continua e il successo sostenibile.

La scala dell’Innovazione: i 9 livelli del TRL

Il TRL utilizza una scala di valori compresi tra 1 e 9: ogni livello rappresenta una fase specifica del ciclo di sviluppo di una tecnologia, fornendo un quadro chiaro e standardizzato per la valutazione. I livelli corrispondono a requisiti specifici che è necessario soddisfare per passare al livello successivo. Di seguito una panoramica dei 9 stadi di avanzamento e sviluppo di una tecnologia digitale.

TRL 1: Osservazione dei principi di base della tecnologia

In questa prima fase la ricerca muove i primi passi dalla base alle applicazioni pratiche: sono individuati i principi di base della tecnologia e documentati da un punto di vista teorico. L’obiettivo da raggiungere sarà quello di comprendere a pieno il materiale a disposizione per la progettazione. Successivamente sarà analizzato a fondo il processo. Il livello 1 è proprio dei paper scientifici.

TRL 2: Formulazione del concept tecnologico

Nel livello 2 la ricerca si sposta definitivamente sulla valutazione delle applicazioni. Si individuano, quindi, i campi di applicazione della tecnologia, oggetto di analisi. Questa fase è molto vicina al deposito di un brevetto.

TRL 3: Proof of concept sperimentale 

Il TRL 3 ha lo scopo di verificare che la tecnologia e il concept funzionino come previsto, dando il via alle attività di Ricerca e Sviluppo. Il concept è provato con un simulacro che riproduce le aspettative analitiche.

I componenti della tecnologia vengono convalidati. La fase include sessioni di studio e misurazioni in laboratorio per convalidare le previsioni analitiche.

TRL 4: Tecnologia validata in laboratorio

Una volta che la tecnologia è validata, il comparto Ricerca e Sviluppo realizza un primo prototipo a bassa affidabilità, per dimostrare in laboratorio la tecnologia, la sua funzione e i risultati raggiunti. L’obiettivo del livello 4 è​ determinare se i singoli componenti sono in grado di lavorare insieme, integrati in un sistema.

TRL 5: Tecnologia validata in ambiente rilevante o industriale

Grazie al primo prototipo di laboratorio, la tecnologia viene applicata in diversi ambiti e ambienti. I componenti tecnologici di base sono integrati in modo che la configurazione del sistema sia simile all’applicazione finale. 

In questa fase il rischio scientifico deve scomparire del tutto e i risultati presentati devono essere statisticamente rilevanti.

TRL 6: Tecnologia dimostrata in ambiente rilevante o industriale

Nel livello 6 si giunge alla realizzazione di un prototipo ingegneristico, con il quale dimostrare i risultati della tecnologia in diversi ambienti ed ambiti industriali. Questa è la versione beta del futuro prodotto. Il TRL 6 segna l’inizio dell’effettivo sviluppo ingegneristico della tecnologia come sistema operativo. L’obiettivo di questo livello è ridurre i rischi ingegneristici.

TRL 7: Dimostrazione del prototipo in ambiente operativo

In questa fase il prototipo viene testato in ambienti operativi. Il processo produttivo è collaudato come se fosse quello definitivo. Lo stesso vale per il design del prodotto. L’obiettivo del TRL 7 è quello di eliminare i rischi ingegneristici e di produzione/industriali.

TRL 8: Sistema completo e qualificato

Il prototipo è completato e dimostra di funzionare nella sua forma finale. In questo livello sarà necessario evidenziare la variazioni delle prestazioni del prodotto rispetto alla pianificazione, e sviluppare piani per colmare l’eventuale divario. Nel TRL 8 sono individuati con esattezza anche i costi di produzione. Nella quasi totalità dei casi, questo livello rappresenta la fine del processo di sviluppo.

TRL 9: Sistema dimostrato in ambiente operativo reale 

Nel livello 9 la tecnologia entra nel mercato: il prodotto è in produzione e iniziano le prime vendite. I costi di materiali e trasformazione sono coerenti con le aspettative.

Perché il TRL è importante per la pianificazione strategica?

Le analisi del livello di maturità digitale (TRL) delle tecnologie sono utili per la pianificazione strategica di una PMI. Le misurazioni consentono:

  1. Valutazione dell’Innovazione. Determinare quanto una tecnologia è avanzata nel suo sviluppo, identificando se è pronta per il mercato o necessita di ulteriori miglioramenti.
  2. Decisioni di Investimento. Aiutare investitori e finanziatori a capire il rischio e il potenziale ritorno sugli investimenti in nuove tecnologie.
  3. Pianificazione dello Sviluppo. Consentire alle aziende di pianificare le risorse necessarie per il completamento del ciclo di sviluppo tecnologico.
  4. Misurazione dei progressi. Monitorare i progressi delle attività di ricerca e sviluppo e identificare eventuali ostacoli tecnici da superare.

Queste analisi sono fondamentali per prendere decisioni ponderate e strategiche per l’adozione e per il conseguente finanziamento di soluzioni hi-tech in linea con le esigenze aziendali.

Il significato di pianificazione strategica nell’Industria 5.0

Nel settore industriale in continua evoluzione, è importante per le PMI disporre di una guida dettagliata che le orienti nel processo di integrazione delle nuove tecnologie e le guidi verso la futura crescita digitale.

La pianificazione strategica offre alle imprese una mappa dettagliata per  sviluppare le proprie risorse IT. Il piano evidenzia le aree in cui la tecnologia supporta il processo decisionale, determinando come gli specialisti possono ottimizzare le operazioni aziendali per massimizzare il ritorno sugli investimenti.

Il piano, inoltre, descrive i passi necessari per raggiungere gli obiettivi di business, aiutando l’azienda a prendere decisioni consapevoli e allineate ai propri obiettivi commerciali. 

Una pianificazione strategica sarà valida se flessibile, in quanto riconosce l’incertezza del futuro e l’evoluzione tecnologica, permettendo all’organizzazione di anticipare e incorporare le tecnologie future.

La strategia IT va spesso di pari passo con la Trasformazione Digitale, assicurando che l’ecosistema tecnologico dell’azienda sia pronto per le future innovazioni. Per questo motivo le strategie IT devono essere integrate nei piani aziendali per garantire una trasformazione efficiente e allineata agli obiettivi strategici dell’organizzazione.

Uno dei principali servizi offerti dal Competence Center BI-REX è l’identificazione e l’adozione di soluzioni tecnologiche e organizzative utili a colmare le lacune emerse nella fase di assessment. I nostri consulenti realizzano un progetto di avanzamento tecnologico che prevede l’introduzione e l’interconnessione di tecnologie abilitanti Industria 4.0 (Advanced manufacturing, Additive manufacturing, Realtà aumentata, Simulazione e Digital twin, Integrazione orizzontale e verticale, Industrial IoT, Cloud computing, Cybersecurity, Big Data & Analytics), considerando anche interventi di revamping (ammodernamento dei macchinari).

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