Per il Ministero dello Sviluppo Economico i Centri di Competenza 4.0 rappresentano un modello di aggregazione per l’ecosistema dell’innovazione in Europa
Le valutazioni del MISE
Il Ministero dello Sviluppo Economico riconosce nei Competence Center, attivi da oltre un anno su tutto il territorio nazionale, il giusto modello di aggregazione in tema di innovazione e digitalizzazione 4.0, da candidare in Europa per giocare un ruolo importante nella rete degli European Digital Innovation Hubs. Una scelta resa ancora più forte dopo la firma dei giorni scorsi dell’accordo quadro di collaborazione tra il Sistema Nazionale dei Centri di Competenza su Industria 4.0 e il Network dei Digital Innovation Hub di Confindustria. Una sinergia, frutto di un gioco di squadra serrato, che ha come obiettivo quello di accompagnare le imprese italiane, in particolare le PMI, nella trasformazione digitale di prodotti e processi e nel supporto alla conoscenza e alla formazione specialistica in materia 4.0.
Un network per l’innovazione che unisce gli asset strategici dei DIH confindustriali (oltre 20, capillarmente presenti in tutte le Regioni con un unico coordinamento centrale, che si occupano di ascolto, sensibilizzazione e assessment della maturità digitale delle imprese) con quelli dei Competence Center, 8 Public-Private Partnership, che uniscono il meglio della ricerca e dell’Università con le eccellenze industriali del Paese su tutto il territorio nazionale, occupandosi di formazione e trasferimento tecnologico in ambito 4.0, gestione di progetti di innovazione e anche pubblicazione di specifici bandi per progetti ad alto TRL.
Un sistema aggregato focalizzato sulle competenze digitali e sulla transizione tecnologica verso le imprese che il MISE vede allineato al Digital Europe Programme che, per il periodo 2021-2027, si prevede metterà in campo circa 9,2 miliardi di Euro. In particolare i Centri di Competenza Italiani sono per il Ministero i candidati ideali ad avere un ruolo centrale, all’interno degli European Digital Innovation Hubs, convinzione espressa anche attraverso l’invio di una nota a tutti i rappresentanti degli 8 Centri, in cui il Mise ha ribadito la loro coerenza e rispondenza alle finalità generali e ai parametri fissati dalla proposta di Regolamento della Commissione. Un passo importante che attribuisce ai Competence un ruolo centrale, con l’obiettivo, di concerto ed in partnership con i DIH, di aggregare poi le ulteriori eccellenze del territorio per candidare in Europa soggetti qualificati e credibili.
La dichiarazione di Gian Paolo Manzella, Sottosegretario allo Sviluppo Economico
“La strategia europea di politica industriale parla di ecosistemi dell’innovazione. I Competence Center sono tra i candidati ideali a divenire dei Digital Center Europei diffusi in tutto il Paese. E questo potranno farlo sia aggregando le competenze presenti sui loro territori e promuovendo candidature di sistema forti e radicate; sia lavorando in coordinamento con altri attori qualificati del trasferimento tecnologico presenti. Il raccordo con i Digital Innovation Hub promossi da Confindustria rafforza questa rete di innovazione diffusa, creando le condizioni migliori per aumentare la trasformazione digitale delle imprese. Questa è la direzione lungo la quale vogliamo intervenire come MISE: rafforzare questo sistema, ampliarlo al Sud; portarlo in Europa partecipando alla rete degli European Digital Innovation Hubs”.